Il Locale

Il nostro locale è nato 12 anni fa da un’idea mia e di mia sorella Lucia, allora diplomatasi Cuoca presso l’Istituto Alberghiero “le Streghe” di Benevento. 

In Italia si era diffusa la moda del Kebab, soprattutto nei grandi centri e ci sembrò interessante lanciarci in quest’avventura. La famiglia di mia madre proveniva dalla ristorazione. Mio nonno era un ristoratore e quindi approdare alla somministrazione di cibo fu una vera e propria destinazione genetica, una scelta ovvia. 

Da qui il nome di Il Pascià. 

Fu un discreto successo nella provincia dove ancora oggi sono davvero pochi i locali che servono kebab. E nessuno di noi rinnega quelle origini. Come nessuno rinnega quelle di ristoratori. 

Poi un giorno decisi di fare qualche corso di pizzaiolo. L’arte bianca mi aveva affascinato da sempre, sin da quando vedevo le mie nonne e le signore del vicinato fare il pane e le focacce condite con il formaggio pecorino fresco appena uscite dal forno. 

E’ stato così che abbiamo iniziato il nostro percorso di pizzeria. Piano piano, prova dopo prova, impasto dopo impasto. 

Poi è arrivato un primo colpo di trucco. Una bella imbiancata con qualche cenno di nero qua e là al locale e il restyling del logo. 

Nel frattempo l’impasto è migliorato e la sua idratazione è cresciuta sino a superare il 70% che è un limite davvero di pochi nel campo della pizzeria in stile napoletano contemporaneo. 

Abbiamo cominciato a fare ricerca dei prodotti dandoci una regola: solo il Sannio e poco altro che davvero potesse rendere i nostri prodotti ancora più buoni. Un buon burro se non ce ne era dalle nostre parti o poco altro che non apparteneva alla nostra cultura. Ma senza esagerare. Noi siamo sanniti, caudini peraltro, e le nostre origini e tradizioni sono sacre. 

Il cammino ci ha portati un giorno ad immaginare una 4 formaggi tutta sannita. Mi disturbava iil pensiero che un popolo che si era sviluppato sull’agricoltura e sull’allevamento, e quindi avesse tradizioni casare, dovesse fare una pizza con Emmental e Gorgonzola. Nulla contro questi eccellenti prodotti ma avevano poco di nostro e soprattutto offendevano la nostra tradizione. Così è nata la nostra 4 Stagioni + 1 (il parmigiano in chips). La visita casuale di Luciano Pignataro e il suo innamoramento per la 4 stagioni da lui definita la pizza dell’Anno. Di lì in avanti si sono accesi i riflettori sul nostro locale. Il Premio della Guida de Il Mattino, la 50 Top Pizza, le 4 mani con chef stellati sono stati ulteriore sprone a fare sempre meglio.  

Di qui un secondo (ma non ultimo) restyling del locale e la ricerca ulteriore di nuove eccellenze. Ci ha visti anche il Gambero Rosso e ci ha premiati con 2 spicchi su 3. Un grande risultato riservato a pochissime pizzerie, tutte famosissime, della Campania.  

Stanno arrivando tante altre cose ma noi restiamo lì. Piantati nel Sannio. Da qui non ci muoviamo. Aspettiamo solo che vengano a provarci.